La Dorothy Cyrcus Gallery di Londra presenta l’artista Matthew Grabelsky.
La Dorothy Circus Gallery di Londra è entusiasta di presentare Passengers, la prima personale in Europa dell’artista americano Matthew Grabelsky in esposizione dal 5 Dicembre 2019 al 5 Gennaio 2020. Pittore iperrealista contemporaneo dall’immaginario unico e indubbiamente divertente, Matthew Grabelsky porta in scena una serie inedita di di cinque tele ad olio e quattro studi, portando lo spettatore a porsi dei quesiti su questioni private e pubbliche, collocando l’immaginario in quei luoghi che viviamo tutti i giorni e ai quali forse non prestiamo troppa attenzione.
Se la scienza, infatti, è il filtro prediletto attraverso il quale guardare la realtà, l’arte ne è lo strumento preferenziale di interpretazione, dice l’artista. E osservando le sue figure mitologiche non è difficile immaginare il perché; dal momento in cui per la prima volta Matthew Grabelsky ha avuto il guizzo di animalizzare – perché di questo, e non viceversa, si sta parlando – i personaggi da lui incontrati nella metro di New York, la sua ricerca è andata facendosi sempre più scrupolosa e attenta al dettaglio.
In una serie inedita di tele e disegni su carta, l’artista ci sottopone questioni annose che non sempre si riducono ad una risposta dicotomica. È la tecnologia responsabile del nostro isolamento? Se non tenessimo gli smartphones in mano, è plausibile immaginare che rivolgeremmo il nostro sguardo in alto, o verso chi ci è seduto accanto? Deliziosamente stonati nel loro corpo ibridi i personaggi di Matthew Grabelsky stimolano la curiosità per l’altro, e ci predispongono ad una accettazione e identificazione dei nostri simili nei loro aspetti animali.
Attraverso la contestualizzazione dell’animale in ambienti a lui non consoni, come la metropolitana o i treni, Matthew Grabelsky cerca di sensibilizzare la questione dello sfruttamento degli animali. Per questo motivo, attraverso i suoi contenuti, è risultato oggetto di interesse per l’artista Moby che è particolarmente legato a temi quali il cambiamento climatico e al maltrattamento degli animali. Per questo motivo il musicista ha richiesto a Matthew Grabelsky di creare la copertina per l’album “Everything Was Beautiful, And Nothing Hurt” del 2018.
About Dorothy Circus Gallery
La Dorothy Circus Gallery èuno spazio dedicato all’arte Pop Surrealista e alle nuove tendenze dell’arte figurativa. Apre a Roma nel 2007, “al confine tra New York e il paese delle Meraviglie”, portando per la prima volta sulla scena dell’arte contemporanea italiana artisti del calibro di Joe Sorren, Ron English, Sas & Colin Christian, Camille Rose Garcia, Alex Gross, Tara McPherson, James Jean, Miss Van, Kazuki Takamatsu e molti altri.
Con sede nel centro storico di Roma e, dal 2018, nell’affascinante Connaught Street, a Londra, la Dorothy Circus Gallery alza ogni giorno il proprio sipario su un prestigioso programma dedicato al Surrealismo Pop in tutte le sue forme, proponendo mostre di alta qualitàispirate da temi specifici che coinvolgono la letteratura, la musica e il costume.
Attraverso una ricerca dedicata e rigorosa, Alexandra Mazzanti, direttrice e proprietaria della Galleria, contribuisce anche ad introdurre ed esporre il Pop Surrealismo proveniente dalla scena asiatica contemporanea, continuando a scoprire e promuovere artisti di talento eccezionale in tutto il mondo, provenienti dalla Nuova Arte Figurativa cosìcome dalla Street Art.
Website: www.dorothycircusgallery.com
For General Inquiries: info@dorothycircusgallery.com
For Press Inquiries: press@dorothycircusgallery.com
Instagram: @dorothycircus