Maria Vittoria Baravelli: Un incontro quello con l’arte un po’ tardo. Mi racconti del tuo inizio, dell’incontro con l’opera di Matisse (retrospettiva al MoMA).
Arcangelo Sassolino: Come si dice, fu sicuramente amore a prima vista. Le ultime stanze della retrospettiva erano solo cut out e collage. Era un inno totalmente libero alla gioia di immaginare e fare, forse solo con tutto quel suo magnifico lavoro alle spalle era riuscito a semplificare così tanto il gesto artistico e per me, in quel momento della mia vita, fu la lezione ideale.
Maria Vittoria Baravelli: A somewhat late encounter that with art. Tell me about your beginning, your encounter with the work of Matisse (retrospective at MoMA).
Arcangelo Sassolino: As they say, it was definitely love at first sight. The last rooms of the retrospective were just cut-outs and collages. It was a totally free hymn to the joy of imagining and making, perhaps the only one who, with all that magnificent work of his behind him, had managed to simplify the artistic gesture so much, and for me, at that moment in my life, it was the ideal lesson.
Intervista di / Interview by MARIA VITTORIA BARAVELLI … Continua su / Continue on GlamourAffair Vision
In una cultura dell’immagine afflitta da un eccesso di rumore visivo, il ritorno alla ricerca di concetti essenziali e al bisogno di emozioni inattese spinge generazioni di giovani fotografi, artisti e designer ad intraprendere vie spesso imprevedibili. GlamourAffair Vision sposta la sua “visione” e la ricerca verso questi orizzonti indefiniti.
In a culture of image afflicted by an excess of visual noise, the return to the search for essential concepts and the need for unexpected emotions pushes generations of young photographers, artists and designers to undertake often unpredictable ways. GlamourAffair Vision shifts his “vision” and the search towards these indefinite horizons.
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