Dopo oltre cinquant’anni di embargo, a Cuba cadono le barriere con gli Stati Uniti. L’epoca rivoluzionaria della Perla dei Caraibi si chiude così e per la storia dell’isola dei sigari si apre un nuovo capitolo. E’ adesso il momento per andarci, prima che la fine dell’isolamento abbia effetto e che Cuba diventi una meta meramente turistica, che perda la sua essenza, che le strade si riempiano di alberghi appartenenti alla solita catena americana. A Cuba bisogna andare ora, quando è ancora possibile dormire nelle casas particulares, le case private messe a disposizione dei visitatori da parte degli isolani.

Cuba

Cuba: da non perdere

Non a caso è definita la Perla dei Caraibi, perchè di tutto l’arcipelago è quella più ricca di contrasti. Cuba è il sapore romanticamente decadente delle strade della Vecchia Havana, tra edifici colorati e auto vintage americane, che sembrano appena dismesse dal set di un film Anni 70. Cuba è la sua popolazione vivace, rumorosa, accogliente, solare. Dopo anni di isolamento, curiosa di confrontarsi con chi arriva dall’esterno. Cuba è la musica nei locali, è il ritmo della salsa, è il fumo dei sigari.

Nell’immaginario collettivo però Cuba è soprattutto spiagge bianche (quelle di Varadero Guardalavaca), mare azzurro e verdi palme. I cayos, le isolette che la circondano, sono paradisi incontaminati dove la frenesia della vita di città sfuma fino a diventare un lontano, lontanissimo ricordo.

Forse però non tutti sanno che Cuba vanta anche un ricchissimo patrimonio coloniale, ricordo di passate dominazioni. Città come Trinidad e Cienfuegos si rivelano un’interessante sorpresa agli occhi del visitatore, mentre la verde Viñales è ancora oggi tappezzata da piantagioni di tabacco. Come se il tempo non fosse mai trascorso.

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Capitol Bulding, Havana

La più grande attrazione dell’isola: i cubani

La vera forza di Cuba sono i suoi abitanti. Orgogliosi, festosi, fieri, pronti al confronto. La popolazione cubana è frutto di una miscela di almeno due etnie, quella degli schiavi africani che qui erano importanti per lavorare nelle piantagioni e quella latina dei conquistadores spagnoli.

L’abbigliamento riflette lo stile istrionico dei cubani, soprattutto le donne indossano spesso abiti sgargianti e vaporosi, in omaggio ai colori dell’isola, che, sempre non a caso, è anche chiamata l’isola del sorriso.

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Cuba-musicista

Quando andare a Cuba

Da maggio a ottobre a Cuba è il periodo delle piogge, pertanto l’estate degli europei è da sconsigliare per una vacanza. Tra agosto ed ottobre si possono verificare anche violenti uragani. Il periodo generalmente consigliato coincide con il nostro autunno-inverno e inizio primavera, da novembre ad aprile. In questo periodo il clima è piacevole e simile all’estate europea. Da dicembre a marzo i prezzi sono più alti per via dell’alta stagione cubana.

Quando prenotare un volo per Cuba

Stando alle statistiche del sito skyscanner.it, prenotare un volo per Cuba circa 19 settimane prima della partenza permette di risparmiare circa l’8%. Sempre secondo Skyscanner, i mesi più economici per l’acquisto di un volo a Cuba dall’Italia sono maggio, giugno e settembre, con un risparmio di circa il 14% rispetto al costo di un biglietto medio dall’Italia nel resto dell’anno.

Se avete intenzione di partire per una vacanza a Cuba, il momento migliore per organizzarsi è proprio adesso: in tempo per prenotare voli e alloggi per il 2017 e prima che l’isola, caduto l’embargo, perda il suo sapore autentico e diventi una meta turistica di massa.

 



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About Author

Copywriter e giornalista iscritta all'albo, classe 1988, scrivo per vocazione. Tre lingue parlate, leggo fin troppi libri per essere bionda. Segno zodiacale: cancro. Fiore preferito: l’orchidea. Consumatrice di rossetti. Cioccolato fondente almeno una volta al giorno. Mai imparato a fischiare. Nella mia mente sono sempre in viaggio. Se fossi un paese sarei l'Australia, l'avventura dei miei 16 anni. I grattacieli moderni, il cuore selvatico delle foreste, i colori chiari dell'outback. A vent’anni scopro l'America, in viaggio tra California e Nevada. Mi innamoro dei colori di Barcellona e dei cieli gelidi di Berlino. Mi sento più sicura se indosso qualcosa di nero. Alla primavera preferisco l'autunno, ma la mia stagione è l'estate. Ero una di quei bambini che parlano con l'amico immaginario. Mal sopporto la neve, il rosa e la marmellata di mirtilli. Sono per i cani piuttosto che i gatti, il mare più che la montagna. Mi arrabbio con moderazione. Mi sgrido tanto. Mi perdono spesso. E sogno di vedere l'Africa.

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