Al via la personale del celebre fotografo milanese Elia Festa.
“Raccontare l’arte è raccontare la persona che l’ha prodotta, le sue idee, i luoghi, i compagni di viaggio; è seguire i fili dell’orditura, svelare cosa si nasconde tra le trame del tessuto, dare voce alla cultura, che da corpo alle forme e fiato ai suoni e alle rappresentazioni di cui gli esseri umani si circondato per raffigurare se stessi e il loro mondo. Attraverso le immagini e le fotografie di Elia festa faremo un viaggio attorno agli ultimi quarant’anni di storia recente, intercorsa dal boom economico ai giorni nostri”.
Con queste parole il curatore, Fortunato D’Amico, introduce la grande mostra personale del celebre fotografo milanese Elia Festa, allestita su progetto espositivo dell’Architetto Matteo Fantoni presso il Palazzo delle Stelline di Corso Magenta, sede della Galleria del Gruppo Credito Valtellinese. Inaugurata nel Vernice per la stampa del 16 maggio e aperta al pubblico dal 17 maggio al 1 luglio, la mostra dal titolo “Nato Soprattutto a Milano” racconta il percorso e la storia professionale del fotografo Elia Festa, strettamente intrecciata con l’evoluzione dell’identità e della cultura della città di Milano degli ultimi 40 anni. Milano ha infatti rappresentato il modello ideale dell’italianità del dopoguerra. Nell’area iniziale la camera oscura diventa l’elemento simbolico in cui viene partorito il nuovo italiano del boom economico, in transito dagli anni ’50 ai ’60, e poi settanta sino ai giorni nostri. La fotografia, e con essa la pubblicità, sono stati gli strumenti utilizzati per la trasformazione culturale degli italiani. In questo senso l’opera di Elia Festa è rappresentativa di un lungo momento storico durato mezzo secolo in cui nulla è più come prima.
La mostra, in un ampio percorso temporale e cronologico, accoglie le opere più rappresentative di un intenso lavoro in continua evoluzione che parte dagli anni settanta con le prime ricerche fotografiche, prosegue negli anni Ottanta con la realizzazione delle più importanti campagne pubblicitarie con le più note aziende italiane (Breil, San Pellegrino, Moschino, Kodak, Enel, ecc.). Segue l’intensa e proficua collaborazione con la Galleria Photology di Milano e Londra che indirizza il lavoro di Elia Festa nella decade degli anni novanta. Agli inizi degli anni duemila, avviene il passaggio dalla fotografia analogica all’immagine digitale e, quindi, all’arte visiva. Un’ampia area della mostra è dedicata alle grandi opere e sculture nelle quali l’utilizzo del bianco e nero esalta la precisione quasi chirurgica dei tagli, delle inquadrature dove ogni senso è ragionato e voluto. E, infine, la sezione più moderna con opere di grandi dimensioni dove si alterna il colore dal forte impatto emotivo al bianco e nero. Il percorso espositivo si apre e si chiude con due camere oscure che regalano al visitatore un’esperienza emozionale ed immersiva molto coinvolgente.
La mostra di Elia Festa si racconta all’interno di un’onda naturale, creata dal rinomato Architetto Matteo Fantoni, ritmata da un susseguirsi di volumi variabili, compressioni ed esplosioni spaziali, luci ed ombre che il visitatore attraversa per conoscere e vivere l’artistico del fotografo. La luce, metafora nascosta dell’intero percorso espositivo, si manifesta sia sul piano bidimensionale che su quello tridimensionale sconfinando, con la forza espressiva dei contenuti artistici di Elia Festa, nella concezione olistica dell’esistenza. In questo cammino tra immagini, testi e video, si ha la possibilità di leggere i cambiamenti della nostra società e gustare una vita fatta di passione per la fotografia. Quella di Elia Festa, “Nato Soprattutto a Milano“. La mostra è accompagnata da un Catalogo edito da NFC Edizioni contenente testi introduttivi a firma del curatore Fortunato D’Amico. Vi invitiamo a visitare la mostra ad ingresso gratuito presso la Galleria del Gruppo Credito Valtellinese di Milano in Corso Magenta 59. aperta da martedì a venerdì dalle 13.30 alle 19.30 e sabato dalle 10.00 alle 18.30, mentre rimarrà chiusa il 2 giugno.