Santorini è senza dubbio l’isola più glamour della Grecia, famosa per le villette bianche e gli hotel di lusso con piscina a sfioro sulle pendici della caldera del vulcano oggi sommerso. Ma è anche l’isola che incanta con i suoi colori, dal bianco degli edifici con le cupole e le piccole porte azzurre, al colore quasi nero del mare, fino alla terra rossa risultato delle solidificazione laviche. A Santorini l’estate dura da metà maggio a inizio ottobre, quindi, se avete voglia di una fuga al mare a settembre, in uno dei luoghi più romantici al mondo, siete ancora in tempo. L’isola è facile da girare in una settimana, noleggiando un quad, un motorino o l’auto sul posto o da casa prima di partire. È comunque ben servita da autobus. Ecco le quattro tappe da non perdere durante un soggiorno a Santorini a settembre.
Che cosa vedere a Santorini
Oia: Probabilmente uno dei villaggi più fotografati al mondo, Oia, nel nord dell’isola, è il luogo magico che compare in tutte le fotografie di Santorini, con gli hotel di lusso a picco sul mare e le boutique raffinate. Da qui si ammira un meraviglioso tramonto (meglio se a mollo in una infinity pool dei tanti alberghi deluxe da mille euro a notte). Da non perdere durante una gita a Oia è la libreria Atlantis Books, secondo il The Guardian una delle più belle al mondo. Sulla sua terrazza, si leggono libri in tutte le lingue con vista impareggiabile sull’Egeo.
Firà: Firà e il capoluogo di Santorini, dove convergono tutte le principali linee di trasporto. Vivace e colorata, anche Firà vanta hotel di lusso e panorami indimenticabili sull’orlo de cratere. La sera, la cittadina si anima nei locali e nei ristoranti. Da vedere anche la graziosa spiaggia di Monolithos. A Firà si possono inoltre visitare i musei di storia locale e le gallerie d’arte, mentre, altrettanto spettacolari sia per i tramonti sia per le loro architetture, sono i vicini villaggi di Imerovigli e Firostefani.
Kamari e Perissa: Gli amanti della vita da spiaggia alloggiano nel sud dell’isola, dove si trovano hotel a costi più contenuti e i lidi attrezzati. La spiaggia è nera e composta da piccoli sassi, risultato delle eruzioni vulcaniche. In particolare, la zona di Perissa è punteggiata da eleganti beach bar. Nelle sue vicinanze si trova anche Red Beach, una suggestiva spiaggia di terra rossa, e il sito archeologico di Akrotiri, il più importante dell’isola, dove sono visibili i resti di case di oltre 3600 anni fa inghiottite dalla furia delle eruzioni vulcaniche. Da non perdere al sud: una gita al faro di Akrotiri, disabitato dal 1988, dalla cui scogliera si ammira un meraviglioso tramonto. Per gli amanti della fotografia, si consiglia di addentrarsi per le anguste e colorate vie dei villaggi tradizionali di Emboriò, Megalochori e Pyrgos, che è anche il più alto dell’isola.
Kameni, Thirassia e Ios: Le isole Kameni sono due, disabitate, e si trovano al centro della caldera dove il vulcano è ancora attivo. Da Santorini sono tante le crociere in catamarano che portano i turisti alla scoperta della caldera e delle sue isolette. A Nea Kameni si possono esplorare le sorgenti di vapore del vulcano. Tavolta, le imbarcazioni arrivano fino all’isola di Thirassia, isola più piccola di Santorini, abitata, ma ancora al di fuori delle rotte turistiche. Per chi ha più tempo a disposizione, si può raggiungere in traghetto da Santorini l’isola di Ios, famosa per la sua vivace vita notturna e per ospitare quella che, secondo i locali, sarebbe niente meno che la tomba di Omero.