Troppo spesso ci concentriamo solo sulle caratteristiche estetiche dei vestiti che decidiamo di comprare e indossare, tralasciando uno degli aspetti più importanti dei capi che mettiamo ogni giorno: il materiale con il quale sono fatti. Vediamo quali sono quelli più adatti per la nostra pelle e quelli che invece dovremmo evitare.
I materiali naturali più adatti per la nostra pelle
Ci sono diversi materiali di origine naturale (vegetale o animale) sui quali dovremmo puntare, preferendoli a quelli di scarsa qualità. Fortunatamente negli ultimi anni è in crescita la tendenza a tornare alle fibre naturali, ma non tutti sanno quali sono e perché dovremmo preferirli a quelli sintetici.
Tra i materiali naturali a basso impatto ambientale e più igienici troviamo il cotone, un tessuto molto leggero e traspirante, perfetto anche per l’intimo e per i capi che indossiamo durante la notte; proprio per questo motivo alcuni marchi storici come Cotonella propongono pigiami anche da uomo fatti con cotone biologico. Il lino è un altro ottimo tessuto naturale, traspirante, resistente (più del cotone) e fresco al tatto; l’unica pecca riguarda il suo essere più ruvido, caratteristica che fa sgualcire facilmente gli indumenti fatti con questo materiale. Anche la seta è un materiale naturale, stavolta di origine animale, utilizzato già millenni fa per produrre abiti di qualità, insieme alla lana, che al contrario di quanto si è portati a pensare è un tessuto altamente traspirante, oltre ad essere antiodore.
Tessuti sintetici: ecco perché dovremmo evitarli
Sin dagli inizi del Novecento il settore tessile ha vissuto una vera e propria rivoluzione per via dell’uso di alcuni tessuti sintetici, fatti con fibre derivanti dal petrolio e ottenute tramite processi chimici.
Alcuni tessuti sintetici sono tuttora molto utilizzati nell’industria dell’abbigliamento, venendo preferiti per alcune caratteristiche a cotone e lino, ad esempio, ma sarebbero da evitare per il bene della nostra pelle ma anche dell’ambiente. Per via della loro composizione, infatti, questo tipo di tessuti (nylon, acrilico, elastam, Gore-tex) ha un tasso di biodegradabilità davvero basso, oltre a richiedere l’uso di risorse che sono sempre meno reperibili in natura per la loro lavorazione. E non è tutto: le fasi di produzione di queste fibre sintetiche purtroppo rilasciano nell’aria molte sostanze chimiche dannose e non permettono alla pelle di respirare, causando ristagni di sudore, prurito e irritazioni dovute alla proliferazione di batteri, motivo per cui è consigliabile evitarne l’acquisto o perlomeno limitarne radicalmente l’uso.