Entra nel vivo l’edizione 2018 della Biennale di Architettura di Venezia
La 16° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia ha aperto al pubblico il 26 maggio e terminerà il 25 novembre. Il tema, sottolineato dal titolo della manifestazione “Freespace”, invita i partecipanti a dare la propria visione sullo spazio pubblico come luogo aperto a tutti. Con l’inaugurazione della Biennale d’Architettura, Venezia è attraversata come ogni anno da una forte energia, soprattutto turistica e culturale, arricchita da numerosi eventi ed installazioni. Se la formula delle iniziative collaterali, anche esterne alla Manifestazione, è una tradizione consolidata per la storica Biennale d’Arte, ormai anche per l’architettura (ricordiamo la prima edizione solo nel 1980) troviamo un calendario di eventi di tutto rispetto. Primo tra tutti l’appena conclusa seconda edizione di DESIGN.VE – Venice Design Festival 2018.
Il successo della Biennale d’Architettura di Venezia riceve ad ogni edizione nuova energia e stimolo dai molti Padiglioni nazionali che vengono inaugurati in città, anche fuori dai classici spazi dell’Arsenale e dei Giardini. La novità di quest’anno è sicuramente il Padiglione del Vaticano che, nella sua prima partecipazione vanta, la straordinaria location del il parco dell’isola di San Giorgio. dove sono stati riprodotti dieci progetti di cappella firmate da altrettanti architetti. Inedito l’allestimento di alcuni luoghi della mostra: il corridoio centrale delle Corderie è lasciato completamente libero, con a terra segnato un metro che misura lo spazio, mentre nelle sale del Padiglione Centrale sono state aperti grandi lucernari che permettono alla luce naturale di illuminare le sale.
“Siamo architetti non curatrici” così spiegano questi interventi Yvonne Farrell e Shelley McNamara dello studio Grafton Architects. “Anche gli edifici della Biennale sono partecipanti di questa mostra”. “Freespace rappresenta la generosità di spirito e il senso di umanità che l’architettura pone al centro della propria agenda, concentrando l’attenzione sulla qualità stessa dello spazio” – affermano le curatrici nel loro Manifesto – “pone la questione dello spazio libero e gratuito, che può essere generato quando il progetto è ispirato da generosità. Generosità che l’attrezzatura culturale e istituzionale di una comunità deve saper riconoscere, sollecitare, promuovere; il free space è segno di più alta civiltà dell’abitare, espressione di volontà e accoglienza“.
Il Leone d’Oro è stato assegnato durante la cerimonia di apertura al Pritzker Prize 2011, Eduardo Souto de Moura, “per la precisione con cui ha appaiato due fotografie aeree, rivelando così la relazione essenziale che sussiste tra architettura, tempo e spazio“. Mentre il Leone d’Argento, assegnato al miglior progettista emergente, è stato consegnato al trio belga composto da Jan de Vylder, Inge Vinck e Jo Taillieu “per un progetto sicuro di sé, in cui la lentezza e l’attesa permettono all’architettura di essere aperta all’attivazione futura“. Il Leone d’Oro come Padiglione nazionale è stato assegnato alla Svizzera per un progetto puntuale e dettagliato che sviluppa il tema dello spazio domestico. Menzioni speciali al Padiglione del Regno Unito, ad Rahul Mehrotra di RMA Architects e Andra.
Non ci resta che andare a visitare questa Biennale 2018! Per qualsiasi informazione, visitare il SITO UFFICIALE DELLA BIENNALE DI ARCHITETTURA 2018.