Dopo un anno di “revisione”… Una nuova visione!
“La visione è l’arte di vedere cose invisibili” diceva Jonathan Swift, la mente visionaria che scrisse “I viaggi di Gulliver”. In una cultura dell’immagine afflitta da un eccesso di rumore visivo, il ritorno alla ricerca di concetti essenziali e al bisogno di emozioni inattese spinge generazioni di giovani fotografi, artisti e designer ad intraprendere vie spesso imprevedibili. GlamourAffair Vision sposta la sua “visione” e la ricerca verso questi orizzonti indefiniti. Dopo un anno di “revisione”, GlamourAffair lancia oggi il suo nuovo progetto editoriale di fotografia, arte e design!
“Vision is the art of seeing invisible things” said Jonathan Swift, the visionary mind who wrote “Gulliver’s Travels”. In a culture of image afflicted by an excess of visual noise, the return to the search for essential concepts and the need for unexpected emotions pushes generations of young photographers, artists and designers to undertake often unpredictable ways. GlamourAffair Vision shifts his “vision” and the search towards these indefinite horizons. After a year of “review”, GlamourAffair today launches its new publishing project of photography, art and design!
In un’epoca in cui l’espressione artistica sembra ormai diventata un bene di uso comune, aumenta sempre più il contrasto tra il contenuto (spesso povero) e lo stupore che si vuole creare nell’osservatore. Filtri Instagram standard ed effetti di postproduzione estremi prendo spazio nella fotografia e nell’arte visiva per ucciderla dall’interno, mentre la necessità di creare affascinanti oggetti “di design” disintegra la storia del disegno industriale italiano del ‘900.
In an era in which artistic expression seems to have become a common good, the contrast between the content (often poor) and the amazement one wants to create in the observer is increasing. Standard Instagram filters and extreme post-production effects take space in photography and visual art to kill it from within, while the need to create fascinating “design” objects disintegrates the history of Italian industrial design of the 20th century.
Una serie di “musei di arte contemporanea” (una nomenclatura che rappresenta di per se un ossimoro) nascono per contenere oggetti inutili e messaggi così ermetici da essere costantemente alla ricerca di un senso. Cosa vuole esprimere oggi la fotografia? Cosa vuole comunicare la miriade di artisti contemporanei? Cosa cercano i designer in un mondo in cui sembra che sia già stato tutto inventato? GlamourAffair Vision è alla ricerca di questa visione.
A series of “museums of contemporary art” (a nomenclature that represents an oxymoron in itself) are born to contain useless objects and so hermetic messages that they are constantly searching for meaning. What does photography mean to express today? What does the myriad of contemporary artists want to communicate? What do designers look for in a world where it seems that everything has already been invented? GlamourAffair Vision is looking for this vision.
LOOKING FOR A VISION!
We sincerely thank all the people who work with GlamourAffair.