Un uomo e un’aquila si guardano negli occhi, ed è uno di quegli sguardi che non hanno bisogno di parole. E’ il cinese Siyuan Niu con The Man and the Eagle a conquistare il primo posto alla nona edizione degli iPhone Photography Awards (Ippawards). Siyuan si aggiudica il titolo di “The Grand Prize Winner Photographer” del concorso, il riconoscimento più ambito dai fotoamatori del contest. Il polacco Patryk Kuleta vince il primo premio con Modern Cathedrals. Seguono gli americani Robin Robertis (She bends with the wind, secondo posto) e Carolyn Mara Borlenghi (Wonderland, terzo posto).
Per partecipare al concorso era necessario proporre fotografie scattate esclusivamente con iPhone, iPad o iPod. Le immagini non potevano essere modificate con programmi di fotoritocco come Photoshop (al massimo solo con app iOS).
La foto doveva poi essere associata ad una delle 19 categorie previste, tra cui “Abstract”, “Animals”, “People” e “Travel”.
Ma che cosa sono gli iPhone Photography Awards?
Si tratta di un concorso indetto nel 2007, anno di lancio sul mercato del primo iPhone. Con l’evoluzione del marchio Apple e dei suoi prodotti, le fotocamere dei melafonini sono arrivate ad eguagliare – almeno a livello di percezione superficiale – gli obiettivi delle macchine fotografiche tradizionali. Certo i programmi di modifica aiutano.
Il contest, da un lato, non è che l’ennesima prova di come la Apple cerchi di commercializzare i propri prodotti trasformandoli in oggetti – status symbol. Dall’altro, dimostra che a fare un fotografo non è lo strumento, bensì l’occhio.
E chi è invece l’uomo con l’aquila della foto vincitrice e che storia racconta? Stando alla descrizione data dallo stesso autore, si tratterebbe di un uomo Khalkha, sottogruppo dell’etnia mongola, che abita sulle montagne dello Xinjang meridionale.
Questi uomini “considerano le aquile come loro figli – ha spiegato Siyuan – e le allevano per insegnare loro a cacciare”. L’uomo della foto, prosegue Siyuan, ha 70 anni e di fronte a famigliari e amici mantiene un comportamento rigido e solenne, ma quando è con la sua amata aquila si lascia andare a questo sorriso. “Quando l’aquila raggiunge l’età dell’accoppiamento, anche se con riluttanza, l’allevatore la libera affinché possa tornare a vivere nella natura. Un cuore mite e un amore squisito si celano dietro al suo volto segnato dal tempo. E’ un uomo duro, con un cuore dolce”.
Le fotografie vincitrici sono state selezionate tra le migliaia inviate da fotografi di 139 paesi. Sul sito ufficiale si possono ammirare tutti gli scatti premiati nella nona edizione. Volete provare a partecipare alla decima? Ecco qui come fare. C’è tempo fino al 31 marzo 2017.