“Ponza è scontrosa, bellissima e mai prevedibile”. Chiunque l’abbia visitata almeno una volta, continua ad avere voglia di tornarvi.
Eugenio Montale scrisse di Ponza:
Un’ isola che ha saputo rimanere un’ isola.
Un microcosmo a sé.
Ponza è scontrosa e bellissima.
Ritrosa, diffidente e mai prevedibile.
Tra fichi d’India, bouganville e esplosioni di ginestre, mi perdo
nella bellezza dei suoi tramonti e trovo sulla terra il mio paradiso.
Tra tutte le isole al largo della costa del golfo di Gaeta (sono sei, divise in due gruppi; gruppo nord-ovest: Ponza, Palmarola, Zannone, Gavi; gruppo sud-est : Ventotene, Santo Stefano), Ponza abbiamo deciso di decretarla in assoluto “the perfect place”.
Spiagge e baie romantiche, mare meraviglioso, fondali cristallini dai molteplici colori e non solo.
Appena si sbarca, ci si accorge subito che il porto è il fulcro della vita di Ponza, accogliente e vivace da cui è immediatamente possibile osservare la fila di case color pastello che si susseguono e si perdono a vista d’occhio. Una particolarità delle isole ponziane.
È l’immagine che più colpisce dell’isola e a parer mio, una delle più poetiche e allo stesso tempo nostalgiche, quando poi si deve ripartire.
Per una fuga ideale si può soggiornare nei pressi del porto o nelle sue vicinanze oppure, per avere un pò più di tranquillità, ci si può spostare nell’hinterland verso Le Forna.
Ovviamente non basta una sola vacanza per scovare tutte le bellezze e tutti gli scorci nascosti di quest’isola.
Non può mancare un giro dell’isola in barca per osservare tutte le sue cale paradisiache dove potersi fermare, da cui è possibile ammirare il paesaggio circostante e le candide e imponenti scogliere a picco sul mare. Veramente da lasciare a bocca aperta.
Voltandosi poi, si può ammirare la sagoma dell’isola di Palmarola sull’orizzonte.
Un servizio di barche taxi accompagna i bagnanti da mattina a sera sulla spiaggia del Frontone, una delle più famose e che alla sera, all’ora dell’aperitivo, si anima particolarmente fino a che c’è luce.
Poco lontano, dietro al porto c’è la spiaggia di Chiaia di Luna, che fino a poco tempo fa era possibile raggiungere a piedi attraverso un tunnel scavato dai romani, ormai diventata inaccessibile a causa della forte erosione a cui sono soggette le pareti e al conseguente pericolo di crolli. Vi si può accedere solamente via mare e senza superare i limiti delle boe.
In più, nella parte alta della spiaggia, c’è una terrazza panoramica meravigliosa (e molto ventilata!) da cui è possibile affacciarsi e ammirare un tramonto da mozzare il fiato, mentre ci si perde tra i mille colori e le mille sfumature di questo luogo incantato.
Il tutto mentre ci si gode un mojito ghiacciato e si gusta un aperitivo con dell’ottimo sushi.
Imperdibile!
A 3 miglia marine (120 mt.) da Ponza c’è l’isoletta di Gavi, priva di spiagge e a nord-est l’isola di Zannone che fa parte del parco nazionale del Circeo per il suo alto valore naturalistico, dove è presente un monastero cistercense.
A più o meno 7 miglia nautiche è situata l’incontaminata isola di Palmarola, dove da una parte i faraglioni Le Galere e dall’altra lo scoglio di San Silverio proteggono l’unica spiaggia dell’isola, la spiaggia della Maga Circe.
Se si guarda bene in mezzo al verde, si può intravedere anche la residenza estiva delle sorelle Fendi.
Proprio lo scoglio di San Silverio (santo patrono dell’isola di Ponza) ospita sulla sua sommità una piccola cappella che la leggenda vuole sia sorta sui resti della residenza del santo, mandato lì in esilio e poi rimastovi sino alla morte.
A 40 chilometri a nord-ovest (a circa 25 miglia marine) c’è l’isola di Ventotene, un’ isola di origine vulcanica che geograficamente fa parte dell’arcipelago ponziano ed è il comune più meridionale del Lazio. A circa 2 chilometri ad est da Ventotene si trova l’isola di Santo Stefano, un isolotto ormai disabitato in cui il solo edificio presente sull’isola era un carcere che venne fatto costruire durante il periodo borbonico, rimasto in uso sino al 1965.
Alla sera Ponza si anima di profumi, colori e buona musica e si prepara ad accogliere il jet-set che scende a terra da barche e maestosi yacht.
A pochi metri nella parte alta di Ponza c’è Eea, un delizioso ristorante con un’ incantevole terrazza panoramica, con vista sul porto. Eea era il nome dell’isola di Ponza nell’Odissea come dimora della maga Circe, a sua volta tratto da Eos, l’aurora.
E’ un posto magnifico, da visitare almeno una volta l’anno.
Per un momento davvero poetico, a mio avviso, occorre tornare a Chiaia di luna e provare un aperitivo alle Terrazze.
Location coinvolgente e tramonto emozionante assicurato, il tutto accompagnato da una piacevole brezza marina.
Enjoy!