Quando il ritratto e la fotografia si imposero nel corso del 1800, molte persone, le più scettiche cominciarono a credere che la rappresentazione dell’individuo attraverso la macchina fotografica portasse via loro l’anima. Charles Baudelaire fu uno dei tanti che considerava la fotografia una strana magia oscura quasi alchemica fatta di pellicole, solventi e della luce in grado di fissare su un sopporto ciò che risiedeva dentro di noi, andando quindi oltre l’apparenza. È per questo che la fotografia viene talvolta intesa come un lascia passare nella vita e nell’intimità delle persone. La capacità di scandagliare la “maschera” che ognuno di noi ha e di non essere superficiali. Eppure stupisce come un maestro della fotografia del Novecento come Richard Avedon, abbia rilasciato una dichiarazione che sembrerebbe smontare tutte queste considerazioni.
When portraiture and photography came into prominence during the 1800s, many people, the most skeptical of them, began to believe that the representation of the individual through the camera took away their souls. Charles Baudelaire was one of many who considered photography to be a strange, almost alchemical dark magic made up of film, solvents and the light that could fix on a bear what resided within us, thus going beyond appearance. This is why photography is sometimes understood as a let-through into people’s lives and intimacy. The ability to plumb the “mask” that each of us has and not to be superficial. Yet it is surprising how a master of twentieth-century photography like Richard Avedon, made a statement that would seem to dismantle all these considerations.
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In una cultura dell’immagine afflitta da un eccesso di rumore visivo, il ritorno alla ricerca di concetti essenziali e al bisogno di emozioni inattese spinge generazioni di giovani fotografi, artisti e designer ad intraprendere vie spesso imprevedibili. GlamourAffair Vision sposta la sua “visione” e la ricerca verso questi orizzonti indefiniti.
In a culture of image afflicted by an excess of visual noise, the return to the search for essential concepts and the need for unexpected emotions pushes generations of young photographers, artists and designers to undertake often unpredictable ways. GlamourAffair Vision shifts his “vision” and the search towards these indefinite horizons.
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